La diatriba su quale possa essere l’arte marziale perfetta è vecchia come il mondo. Ogni periodo storico vede contendenti marziali che cercano di far prevalere la propria disciplina facendola trionfare come quella perfetta.
Il punto principale da affrontare è a monte: ancor prima di capire quale arte marziale sia quella perfetta dobbiamo capire cosa si intende per perfetta.
Perfetta per chi?
Permettimi di chiarire che noi di Benessere Kung Fu non identifichiamo la perfezione con l’idea di invincibilità. Nessuna disciplina rende una persona invincibile, da danni fisici e possibili scossoni psicologici, durante una minaccia reale.
Quindi, un’arte marziale può essere perfetta per il content creator per attirare l’attenzione sui social o per lo stuntman per far parte del cast di un film o per un istruttore per riuscire a scrivere un blog post 😛
Ma ora il cardine di tutto non è il content creator, non è neanche il Gran Maestro di una scuola in particolare. Il cardine sei tu. Ed è in questo che voglio darti tutto il mio supporto. Voglio aiutarti a creare una tua definizione di arte marziale perfetta.
La tua definizione di arte marziale perfetta
Il processo di creazione della tua definizione di perfezione è semplice. Basta rispondere a tre domande. Vediamole insieme
Cosa vuoi ottenere?
Rispondi a questa domanda in totale sincerità pensando a come vuoi vederti e come vuoi che le altre persone ti vedano come praticante di un’arte marziale in un anno. Hai un esempio al quale vuoi ispirarti? Come vuoi evolvere come persona, atleta e marzialista?
Ti porto la mia esperienza come esempio. Premetto che le risposte alle domande precedenti sono cambiate nel corso degli anni.
Se me le pongo ora, direi che voglio vedermi ed essere percepito come una persona, atleta e marzialista che è capace di apprendere, fare propri e mettere in discussione gli insegnamenti di un’arte marziale. Voglio poter pensare di me che sono in grado di evolvere individuando i punti del mio carattere e tecnica da migliorare, lavorarci e gioire dei progressi.
Che approccio vuoi usare?
Vuoi essere più un combattente o un marzialista? Stai cercando più la creazione di automatismi muscolari e mentali o sei più alla ricerca di una dimensione di benessere interiore che poi si riflette sui tuoi movimenti?
Ho parlato più dettagliatamente dei due approcci in questo post.
Io, per esempio, ho un approccio da marzialista. Mi piace capire il principio che c’è dietro una sequenza di movimenti. Sono attirato dalla biomeccanica che rende quel movimento il più efficace per quella impostazione marziale.
Che vantaggi vuoi trarne?
Con la mia domanda ti sto incoraggiando a riflettere su quali vantaggi vuoi che un’arte marziale ti offra. Si collega con la domanda precedente se vuoi. Se prima ti ho spronato a capire che approccio generale pensi di seguire, qui sto cercando di far venire a galla qualche dettaglio in più.
Come suggerimento, puoi pensare al benessere fisico, alla socievolezza, al benessere psicologico, alla prontezza di riflessi o alla capacità di navigare situazioni stressanti come suggerisce questo articolo, e così via.
A me piace la pratica del Wing Chun perché ho la possibilità di trovare la sintesi dei movimenti. Sono spartano di natura e adoro l’efficienza. Capisci bene come la mia inclinazione personale abbia trovato nel Wing Chun l’arte marziale perfetta e in Benessere Kung Fu la scuola che sento mi farà crescere davvero tanto data l’apertura mentale del maestro Paolo Melotto e il focalizzarsi sul benessere dell’allievo a 360°.
Dove la puoi praticare?
Una volta che hai risposto alle tre domande prenditi del tempo per parlare con degli istruttori, segui delle lezioni di prova, quante più puoi e poi prenditi del tempo per “ascoltarti” e avvertire quale arte marziale può fare più al caso tuo.
Dal canto mio, posso dirti che sarai sempre il benvenuto nella nostra palestra. Prenota una lezione di prova grauita e comincia a scoprire cosa ti piace!
Ti aspettiamo!
Immagine: cortesia di HappilyInsane presso DeviantArt