Categorie
Pillole di Benessere Kung Fu

L’elemento chiave delle arti marziali che pochi applicano

Ebbene si, le arti marziali hanno un elemento chiave che non solo le accumuna, ma è di fondamentale importanza per assimilare gli insegnamenti di ogni disciplina.

Non sto parlando di un segreto perché è solo un elemento chiave conosciuto da tutti ma applicato da pochi: la fluidità.

Che cos’è?

Se i principii sui quali si fondano tutte le arti marziali, uscire, sbilanciare, restituire, descritti in maggior dettaglio in questo articolo, puoi vederli come i mattoni per costruire il tuo percorso marziale, la fluidità è il cemento che li tiene uniti.

Ma che cos’è di preciso la fluidità? Vedila come la capacità di adattarsi, modellarsi agli impulsi esterni. quando vedi un marzialista che si impegna ad essere fluido lo riconosci subito. I suoi movimenti sono sintetici, potenti, ma morbidi. Hai di fronte un marzialista che risponde agli impulsi, non reagisce seguendo uno schema pre-impostato.

Puoi notare come, quasi senza sforzo alcuno, esce dalla traiettoria, sbilancia l’avversario e gli restituisce la forza con la quale ha attaccato.

Quando non riuscirai a distinguere le tre fasi avrai la certezza che il marzialista che stai osservando ha fatto suo il concetto di fluidità.

In ultima analisi, la fluidità è la manifestazione dell’applicazione dei tre principii fondamentali delle arti marziali.

Per poter raggiungere uno stato di fluidità devi per forza focalizzarti sullo studio, applicazione e interiorizzazione dei principii. Questo rende la fluidità un punto di partenza e di arrivo in costante evoluzione.

Perché è importante?

La fluidità non è solo bella da vedere, ma anche utilissima. Proprio perché agisce come spinta al miglioramento, è di vitale importanza in palestra e fuori.

In palestra funziona come un faro richiamando l’attenzione verso il traguardo che vuoi raggiungere. Man mano che ti avvicini padroneggiando i principii di uscita, sbilanciamento e restituzione, la meta si allontana un po’ di più perché ci sarà sempre qualcosa da affinare. Vivrai la tua versione del paradosso di Achille e la tartaruga.

Fuori dalla palestra, invece, dove le minacce sono più emotive e psicologiche, la fluidità è più uno stato mentale grazie al quale riesci ad applicare i principii fondamentali delle arti marziali con disinvoltura.

Ti verrà facile, con la pratica, adattarti alla situazione stressante senza soccombere all’ansia o preoccupazione, ma mantenendo una compostezza e aderenza ai tuoi valori. Quelli che ritieni più importanti e per i quali vale la pena vivere ed evolvere.

Puoi trovare un esempio più completo su come applicare i principii delle arti marziali fuori dalla palestra in questo articolo.

Presso Benessere Kung Fu si comincia a imparare la fluidità da piccoli. I bambini imparano a ricercarla giocando ed esplorando i principii delle arti marziali sotto la sapiente guida del maestro Paolo Melotto.

Come la esercitiamo?

Per cominciare ad acquisire fluidità, comincia ad essere più presente quando ti muovi. Dedicati sessioni di 5 minuti l’una e per ogni movimento del tuo corpo sii pienamente consapevole di tutti i muscoli che stanno agendo. Puoi anche semplicemente camminare, preparare il caffè o sederti. Dove c’è movimento, c’è fluidità.

In poco tempo noterai cosa ti riesce meglio e cosa no. Dove hai maggior equilibrio e dove devi lavorare per far sì che tutto il tuo corpo collabori a raggiungere il risultato desiderato.

Se vuoi accelerare, approfondire e interiorizzare ancora di più il concetto di fluidità prenota una lezione di prova gratuita. Noi di Benessere Kung Fu siamo completamente focalizzati sul supportarti nell’esplorazione, comprensione e raggiungimento della fluidità per farti stare ancora meglio con te stesso e gli altri.

Ti aspettiamo!

Categorie
Kung Fu Pillole di Benessere

Perché odio le arti marziali e come fare per amarle

Lo so che il titolo ti ha potuto far sorgere la domanda “ma come, dopo 15 anni di arti marziali continui a praticarle e le odi?” E la risposta è semplice. È un po’ la differenza che c’è tra giocare a calcio e seguire tutte le polemiche e discussioni prima, durante e dopo un match.

Io odio tutto il contorno, tutte le discussioni inutili su quale arte marziale sia la migliore, addirittura la perfetta, e che renda qualsiasi praticante un super guerriero. A proposito di perfezione, se vuoi una guida su quale possa essere l’arte marziale “perfetta” leggi questo articolo.

Invece, quello che amo delle arti marziali, tutte, è la presenza di tre elementi principali declinati in modo differente a seconda delle esigenza, cultura e utilizzo. Mi piace tantissimo studiare come questi principii sono rappresentati dalla coerenza dei movimenti che identificano un’arte marziale.

I principii sono il cuore pulsante della mia passione verso le discipline marziali e spero che in questo post possa trasmetterti un po’ del loro fascino e darti gli strumenti per amare tutte le arti marziali.

I principii

I mattonici che rendono una disciplina un’arte marziale possono essere schematizzati come segue:

  • Uscire — Si intende l’uscire dalla linea di attacco
  • Sbilanciare — Portare chi attacca in una condizione di squilibrio dalla quale è difficile che possa avere la possibilità di contro attaccare
  • Restituire — Assorbire la forza che viene esercitata su di te e restituirla a chi porta l’attacco

Come puoi immaginare, questi tre principii sono altamente interconnessi e non esiste nessuna gerarchia che veda uno più importante dell’altro.

Perché imparare ad applicarli

Questi tre pilastri delle arti marziali sono

  • Fondamentali per darti una guida: tutto quello che impari deve soddisfarli ed essere coerente con quello che hai imparato precedentemente;
  • Universali perché impattano la tua vita a 360°.

Perché dovrebbe interessarti avere una guida di quello che impari e come possono impattare la tua vita al di fuori del tatami?

Per risponderti immagina per un momento che l’attacco che subisci non è fisico. Non c’è nessun pugno, né calcio, né spinta. Invece, subisci un attacco psicologico: hai una deadline da rispettare e sei indietro con il lavoro o sei preoccupato per lo stato di salute di una persona a te cara. Puoi applicare l’uscire, lo sbilanciare e il restituire esattamente come faresti per una minaccia fisica.

Puoi, per esempio, uscire dalla morsa di panico o preoccupazione grazie a dei respiri profondi diaframmatici per poi, una volta acquisita più calma mentale grazie alla respirazione, sbilanciare la minaccia focalizzandoti su approcci e punti di vista alternativi. Infine, puoi restituire la forza della minaccia contro di lei scegliendo di impegnarti a prendere delle azioni pratiche che ti avvicinino alla persona che vuoi essere.

Questi passi sono prescritti, secondo un punto di vista diverso ed efficacissimo, dall’approccio ACT, acceptance and commitment therapy, e sono spiegati in dettaglio in questo libro di facile accesso e molto istruttivo.

In più, i passi sopra descritti sono perfettamente in linea con l’approccio mindfulness che può essere molto utile ai bambini, come evidenziato in questo articolo.

E l’amore sboccia

Quindi, quando lavori sul tatami con i tuoi compagni e ti impegni a diventare un marzialista che abbia un quadro limpido dei principii descritti sopra scatterà l’amore per quello che studi. Farai tuoi tutti gli insegnamenti appresi in palestra e li applicherai nella vita di tutti i giorni.

Presso la palestra di Benessere Kung Fu troverai l’ambiente adatto a far sbocciare l’amore per le arti marziali. Troverai terreno fertile per imparare, applicare e padroneggiare i principii di uscire, sbilanciare e restituire che ti permetteranno di condurre una vita con un livello superiore di benessere.

Prenota una lezione di prova gratuita per toccare con mano quello di cui ti ho parlato in questo articolo.

Ti aspettiamo!


Immagine: cortesia di InTheMindOfAi presso DeviantArt